Assertività- 9 passi per Gestire la Rabbia

Assertività- 9 passi per Gestire la Rabbia

Assertività- 9 passi per Gestire la Rabbia

La rabbia è un’emozione che viene vissuta attraverso la comunicazione.

Le persone che si lasciano dominare dalla rabbia,  tendono ad utilizzare una modalità di comunicazione di tipo aggressivo.

Se sei qui e stai leggendo questo articolo, probabilmente succede anche a te di arrabbiarti facilmente.

Oppure al contrario non riesci ad esprimere la rabbia.

Allora, prenditi qualche minuto di tempo e scopri come la comunicazione assertiva, può aiutarti a gestire la rabbia per trasformarla in energia positiva che ti aiuta a vivere meglio.

Infatti grazie a dei piccoli, ma fondamentali, accorgimenti puoi trasformare la tua comunicazione e questo ti permetterà di liberarti da tutti quei fardelli che rallentano le tue performance e non ti consentono di vivere bene con gli altri.

La rabbia non è un’emozione negativa di suo,  perché  è un utile risorsa che la natura ci ha donato, per poterci attivare e proteggerci da situazioni pericolose.

Ovviamente, il problema  subentra, quando ci attiviamo senza una reale necessità…

Gli studi scientifici, infatti dimostrano che quando ci arrabbiamo, provochiamo un’alterazione negativa nel nostro organismo. Se questa è sporadica e ci serve per attivarci in determinate situazioni, l’organismo poi ritorna all’equilibrio.

Ecco perché l’essere assertivi, ci viene in aiuto:

“Comunicare assertivamente, significa far rispettare i nostri diritti, senza però prevaricare quelli degli altri.” Chi non riesce a gestire la propria rabbia avrà difficoltà nell’essere assertivo.

Le persone che si allenano nella gestione della rabbia, diventano naturalmente più assertive.

3 modi di pensare nello Stile di Comunicazione

La psicologia ha individuato tre modalità di pensiero che attuiamo quando ci relazioniamo con gli altri , ciascuna ha le sue caratteristiche:

  • La modalità di pensiero della comunicazione aggressiva è :

” Io valgo… Gli altri non valgono niente”

  • La modalità di pensiero della comunicazione passiva è:

“Io non valgo.”

  • La modalità di pensiero della comunicazione assertiva è:

“Io valgo e vali anche tu.”

Chi non riesce a gestire la rabbia, tende a una modalità di pensiero aggressiva.

Infatti i comunicatori aggressivi si infuocano facilmente e tendono di più a iniziare una discussione, piuttosto che chiarire con calma ciò che desiderano.

Anche essere passivi nella comunicazione, è un errore… In quanto, questo stile di comunicazione, indica debolezza e invita gli altri a credere di poterci mettere i piedi addosso e prevaricare.

 La modalità di comunicazione assertiva, è la più utile ed equilibrata perché è l’unica che comunica rispetto reciproco.

Comunicando in modo assertivo, facciamo rispettare i nostri diritti, ma anche noi rispettiamo quelli degli altri.

Quando ti senti arrabbiato, puoi scegliere di …

>> Obbedire a ciò che è spesso un primo impulso e reagire in modo aggressivo, compresi i comportamenti aggressivi con azioni come:

  •  urla
  • insulti
  • collera

>> Oppure, comunicare chiaramente come ti senti e cercare un risultato soddisfacente o una soluzione.

Nel secondo caso, difendi i tuoi diritti e lavori anche per rimediare a una situazione insoddisfacente.

Perché l’assertività funziona meglio nella gestione della rabbia?

Ti faccio un esempio:

Hai mai avuto una banale discussione, che ti ha fatto andare su tutte furie?

Ebbene, reagendo con aggressività, generalmente, peggiori una situazione già conflittuale e la puoi addirittura aggravare, non intenzionalmente.

Urlare contro qualcuno, potrebbe farti sentire meglio in quel momento, perché ti libera apparentemente dalla tensione, ma è improbabile che porti a una risoluzione del problema.

Anche reprimere la tua rabbia, senza affrontare la situazione subita, non facilita la questione… E in più rischi anche di somatizzare, perché la rabbia crea cambiamenti fisiologici, simili a una risposta allo stress.

Così, puoi reprimere la tua risposta comportamentale alla rabbia, ma non riesci a reprimere la risposta fisiologica.

Quindi, le persone che reprimono regolarmente la rabbia, piuttosto che sfogare le frustrazioni in modi più sani, rischiano gravi conseguenze fisiche e mentali, come:

  • Malattie cardiache
  • Ipertensione
  • Problemi digestivi
  • Riduzione del funzionamento immunitario
  • Depressione
  • Aumento della sensibilità al dolore
  • Abuso di sostanze
  • Dipendenza

Ecco la Risposta Giusta…

Rispondere in modo assertivo per comunicare la propria posizione, dirige verso una risoluzione positiva della situazione ed evita le insidie dei primi due approcci.

Comunicando la tua posizione in maniera assertiva, difendi i tuoi diritti , elimini anche l’energia malsana dello stress e aumenti la probabilità di un risultato soddisfacente per tutti.

9 passaggi per una gestione  efficace della rabbia

Quando la prossima volta qualcuno si comporta male con te e ti viene da esplodere la rabbia, cerca di fare questi  9 passi assertivi.

  1. Non rispondere subito

Prenditi tutto il tempo necessario per valutare la situazione a mente chiara, così eviti di inviare comunicazioni negative, che ti portano distante dal risolvere il problema in questione.

  1. Assicurati di capire la rabbia prima di dare una risposta

La tua rabbia è appropriata, in proporzione alla situazione? Sei davvero arrabbiato per quello che è appena successo? Oppure hai imploso la rabbia in altre situazioni del passato?

  1. Pensa in modo realistico a cosa accadrà e a cosa vuoi che accada

Se qualcuno ti ha fatto un torto, comunica i tuoi sentimenti e cerca una soluzione. Ma attenzione, non cercare risoluzione, finché non hai pensato ai tuoi diritti e hai deciso cosa vuoi e cosa è giusto per entrambe le parti.

Cosa farà o dirà l’altra persona quando presenterai la tua opinione? Cosa farai o dirai in risposta?

Fai bene attenzione, perché se invece di esprimere il tuo pensiero, reprimi la rabbia e non ti fai valere, rischi di sopravvalutare i probabili rischi di un confronto.

  1. Pianifica un incontro di confronto

Una volta che hai deciso che la tua rabbia è giustificata e hai pensato e accettato i possibili costi e benefici di un confronto, è il momento di pianificare un incontro per parlarne.

Prova a scegliere un’ora e un luogo dove:

  • Entrambi potete sentirvi a vostro agio e la tua controparte avrà più probabilità di sentire ciò che hai bisogno di dire.
  • Avere una sufficiente privacy
  • Non ci sono interruzioni
  1. Non lasciare che l’aggressività possa prendere il sopravvento, distraendoti dall’esprimere con chiarezza, ciò che vuoi dire

L’obiettivo principale di un confronto, deve essere quello di comunicare efficacemente il tuo messaggio, quindi non alterare il tono, rischiando di essere poco assertivo.

Sei arrabbiato e ritieni che la tua rabbia sia giustificata… Ma se il tuo tono di voce e il tuo comportamento complessivo, sono eccessivamente aggressivi, rischi di mettere l’altro sulla difensiva, provocando ostilità e riducendo la probabilità di comunicare con successo il contenuto del tuo messaggio.

Essere assertivi significa rispettare te stesso e anche rispettare i diritti degli altri. Sii risoluto, ma comunica con rispetto.

  1. Mantieni il linguaggio del corpo assertivo
  • Non lasciare che il tuo linguaggio corporeo contrasti il messaggio assertivo che vuoi inviare… Altrimenti, rischi di  indebolirlo.
  • Usa una postura rilassata e ricordati di fare ogni tanto dei respiri profondi.
  • Mantieni il contatto visivo.
  • Parla chiaramente e lentamente, cercando di mantenere un’inflessione uniforme.
  • Evita di giocherellare con qualsiasi cosa.
  • Non nascondere il viso con i capelli o con le mani.
  1. Parla in prima persona

Quando parli in prima persona, crei meno ostilità nelle tue affermazioni.

Per esempio:

Dicendo “Sono arrabbiato perché mi sono sentito mancare di rispetto dopo che …”.

E’ molto meno conflittuale di:

“Non hai mai pensato a me. Sei una persona terribile!”

La prima è una dichiarazione chiara di fatti che non possono essere negati e che utilizza il tono giusto per una discussione produttiva … La seconda è aggressiva e può portare a discussioni invalidanti.

  1. Parla  Ma ascolta anche

La comunicazione deve dare, ma anche ricevere. Esprimi il tuo punto di vista,  ma assicurati di ascoltare attentamente, ciò che ti viene detto.

Cerca di comprendere il punto di vista dell’altro.

  1. Ringrazia

Qualunque sia il risultato, ringrazia sempre l’altra persona per aver trovato il tempo di interagire con te.

Ringraziare nelle varie circostanze, senza farsi prendere da sentimenti negativi, è molto importante se vogliamo coltivare l’assertività.

Per concludere

Essere assertivi significa saper gestire le proprie emozioni, con prontezza costruttiva in ogni situazione, per vivere al meglio i rapporti con gli altri.

Spero che questi 9 passi possano esserti utili, per iniziare a gestire sempre meglio e con maggiore efficacia la tua vita relazionale.

L’assertività nasce da un insieme di norme, attenzioni e comportamenti che, combinandosi, rendono la strada più sicura, per raggiungere un buon equilibrio nella comunicazione.

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Dott.ssa Anna Maria Pisanello

Dott.ssa Anna Maria Pisanello Psicologo-Psicoterapeuta a indirizzo Psicodinamico e Ipnoterapeuta. Iscritta all'Ordine degli Psicologi del Veneto col Numero 11348 Svolgo la libera professione come Psicologo Psicoterapeuta e Ipnoterapeuta a Thiene Vicenza. Sono specializzata in Psicoterapia Psicodinamica e Ipnoterapia. Da oltre 29 anni metto le mie competenze al servizio delle persone che seguo, sostenendole nel loro percorso di vita e di crescita personale come Psicologo a Thiene, ma anche Psicoterapeuta, Ipnoterapeuta e Operatore di Training Autogeno. Fornisco Consulenza Psicologica e Psicoterapia per ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi delle relazioni, bassa autostima, crisi di coppia. Ricevo nel mio Studio di Psicologia e Psicoterapia a Thiene Vicenza, Galleria Garibaldi, 35. Come Psicologo Psicoterapeuta lavoro con le persone, per aiutarle a prendere maggiore consapevolezza delle proprie percezioni e modificare la propria prospettiva quando serve. Le aiuto a gestire l’ansia, le emozioni e quindi i comportamenti disfunzionali, che portano a sofferenza. Ognuno di noi va bene così com'è. Tuttavia certe volte, possiamo decidere di cambiare l'approccio che abbiamo alla vita, per sentirci più felici e stare meglio. In quanto Psicologo Psicoterapeuta aiuto le persone a trovare le più adeguate alternative al proprio sentire e agire per potersi sentire più libere, veramente libere di scegliere.

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