
Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività( ADHD)
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e iperattività( ADHD) non è una malattia. Lo dicono le ultime ricerche…
Sono cresciute vertiginosamente negli ultimi anni le diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività( ADHD) e circa un bambino su cinque sembrerebbe affetto da questa sindrome.
Questo ha creato uno stato di allarme incredibile, nelle scuole e nelle famiglie.
Sino a quando nel febbraio 2012, Leon Eisenberg, che aveva ideato e definito l’ADHD come una patologia, si pente e confessa che questa patologia non esiste.
Si tratta solo di un’invezione!
Infatti, giunto in punto di morte, Eisenberg, dichiara che il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività( ADHD) è stato inventato solo a scopo commerciale.
Questa dichiarazione è stata pubblicata dal settimanale tedesco Der Spiegel.
Già nel 1930 si cercava di incasellare in una entità psicodiagnostica, come l’encefalite, i bambini che manifestavano un comportamento irrequieto e che facevano fatica a mantenere la concentrazione.
Infatti, si cercava di formulare una diagnosi di sindrome postencefalitica, anche se in realtà questi bambini non erano mai stati affetti da encefalite.
Fino a quando Leon Eisenberg negli anni ’60, tornò a parlare del disturbo e la classificò come Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività( ADHD)
Nel 1968 la classificazione diagnostica fu inclusa nel “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali “.
La cosa più sconvolgente è che Eisenberg fu molto abile a convincere la comunità scientifica a credere che il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività( ADHD)avesse cause genetiche.
Tutto questo è gravissimo, infatti, il disturbo da iperattività non esiste… Ma è stato inventato di sana pianta per vendere il Ritalin, farmaco potentissimo che danneggia gravemente il cervello del bambino.
Ovviamente, parlando di disturbo genetico il genitore non avrebbe messo in discussione il trattamento farmacologico!
Questo disturbo è stato puramente inventato e i bambini non hanno alcuna patologia psichiatrica, ma le cause sono psicologiche e andrebbero ricercate all’interno del sistema di vita del bambino.
Peraltro sappiamo molto bene che gli psicofarmaci hanno effetti collaterali molto gravi, soprattutto nei bambini.
Quando la cura sarebbe al contrario un buon percorso psicoeducativo.
Da ciò possiamo ragionevolmente comprendere che nell’uso improprio ed esagerato degli psicofarmaci ci siano grossi interessi economici con aziende dell’industria farmaceutica.
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E un articolo molto interessante mi piace essere al corrente di queste problematiche lavorando a stretto contatto con i bambini da 6 mesi a 3 anni