IL RICATTO EMOTIVO É UN’ARMA MOLTO POTENTE PER CONTROLLARE LE PERSONE CARE

Il ricatto emotivo è un’arma molto potente per controllare le persone care

Il ricatto emotivo è l’arma più sleale che si possa utilizzare quando gli altri non soddisfano alcune aspettative.

Vi è forse capitato qualche volta di trovarvi intrappolati in una situazione di questo tipo?

O forse la state vivendo ora?

Ecco, si tratta di una forma di manipolazione usata con le persone care…. Figli, genitori o partner.

Il ricatto emotivo fa presa sulle paure dell’altro, in forma di punizione o di minaccia per ottenere quanto si vuole.

Non si tratta di punizioni reali, ma di ricatti emozionali, in cui si tende a creare nell’altro un forte senso di colpa e dipendenza.

Il ricatto emotivo può essere utilizzato sporadicamente oppure può trattarsi di un vero e proprio stile relazionale.


Come funziona il ricatto emotivo

Ricatto emotivo: quali sono le caratteristiche del ricattatore e della vittima?

Tenere relazioni sane nella vita è fondamentale per il nostro benessere.

Ognuno di noi cerca di fare del proprio meglio per evitare di danneggiare i rapporti e per il quieto vivere!

Ovviamente ci impegniamo, nei limiti delle nostre possibilità, per farli durare il più a lungo possibile.

Purtroppo, in alcune relazioni sono presenti degli elementi di complicata distorsione,  che non sono visibili a prima vista, ma che ci portano a vivere male e ci condizionano sino a limitare la nostra libertà.

Questi condizionamenti possono contenere una forma molto deleteria di comunicazione, che si definisce: ricatto morale o emozionale.

Il ricatto morale contiene una forma potente di manipolazione.


Cos’è la manipolazione emotiva?

Il concetto è semplice… Una persona per noi importante nella vita, che può essere un genitore, un figlio o il partner… Minaccia di punirci, se dovessimo venire meno alle sue aspettative.

E’ una sorta di controllo della mente dell’altro, che si insinua attraverso il senso di colpa e il far sentire l’altro in obbligo o spaventato se non si comporta secondo gli interessi del ricattatore. 

Di solito si tratta di figure alle quali siamo legati affettivamente e che conoscono bene i nostri lati deboli.

Questo meccanismo è molto deleterio, perché insinua in noi il senso di colpa, sino a farci sentire responsabili del suo malessere e delle sue disgrazie.

Ma non è tutto… Il punto più importante è che quasi sempre cadiamo nella trappola e non sappiamo come sottrarcene.

E qualunque sia il meccanismo attuato dall’altro, ossia diretto o indiretto, il messaggio implicito è sempre quello di minaccia emozionale, cioè: “ se non fai quello che voglio io, ti punisco togliendoti il mio affetto o la relazione che ci tiene uniti.”


Le categorie di ricatto emotivo

L’aspetto peggiore del ricatto morale è che il ricattatore conosce bene la sua vittima e gioca molto sulle sue debolezze e paure.

Ecco gli stili principali di ricatto emotivo.


I punitivi

Ci dicono chiaramente a cosa andremo incontro se non faremo quello che ci chiedono.Gli autopunitivi.

Giocano sul senso di colpa, facendo ricadere su di noi la responsabilità delle loro disgrazie. Il meccanismo è più sottile e contorto, più difficile da gestire. Il ricatto può implicare anche la minaccia di togliersi la vita o danneggiarsi.


 I seduttori

Il meccanismo è ancora più contorto, perché ci promettono molte cose e ci minacciano poi di togliercele se non faremo come vogliono.


Le vittime

In questi casi si inverte il ruolo, ossia fanno sentire le vere vittime come persecutori, cioè causa e fonte di infelicità.

Tuttavia, non ci sono confini ben stabiliti fra i vari tipi di ricatto. Il meccanismo di fondo resta la manipolazione, che implica la paura della perdita di affetto o della relazione.

Solitamente, agisce di più su persone sensibili e deboli, che hanno necessità di eccessiva di approvazione e soffrono di scarsa autostima.

Una cosa importante, tuttavia, da tenere presente è che il ricattatore non è mosso a questo agire in modo conscio, ma a sua volta è vittima della paura, che lo porta a mettere in atto meccanismi relazionali molto disfunzionali.

Non agisce sotto una spinta malevola e soprattutto non lo fa consapevolmente.

Agisce sotto la spinta di paure infantili, può trattarsi della paura del cambiamento o della paura di perdere potere nella relazione.

Il ricatto emotivo- Se siamo vittime cosa possiamo fare?

Innanzi tutto teniamo presente, che la vittima è una persona fragile, come detto prima… E soffre di una scarsa autostima.

E’ preda della paura di perdere l’affetto o la relazione e ha molto bisogno di approvazione.

Quando la nostra autostima è scarsa,  ci responsabilizziamo troppo.

Riconosciuto questo, per iniziare a uscire dalla trappola è importantissimo chiarificare e dare una definizione del proprio ruolo nella relazione, dichiarando che non si è più disposti a stare al gioco.

Diamo tuttavia la possibilità all’altro di esprimersi, ma senza lasciarci intrappolare.

Lavoriamo molto su noi stessi e sulla nostra autostima, per poterci rinforzare e riuscire a porre fine al meccanismo dinamico che ci porta a patologia.

Se non siamo in grado di farlo da soli chiediamo un aiuto Terapeutico.


Il ricatto emotivo- Se siamo ricattatori cosa possiamo fare?

Innanzi tutto, teniamo presente che c’è qualcosa da chiarire in merito ai nostri vissuti infantili… E la questione è molto delicata, andrebbe affrontata con uno Specialista Psicoterapeuta.

Poi riflettiamo su questo concetto:

” Quando ricattiamo l’altro emotivamente corriamo un grave rischio, quello di compromettere il suo benessere, ma anche il nostro… E soprattutto compromettiamo la relazione.”

Il ricattatore potrebbe soffrire di Disturbo Narcisistico di Personalità.


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Dott.ssa Anna Maria Pisanello psicologa psicoterapeuta Thiene Vicenza


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Dott.ssa Anna Maria Pisanello

Dott.ssa Anna Maria Pisanello Psicologo-Psicoterapeuta a indirizzo Psicodinamico e Ipnoterapeuta. Iscritta all'Ordine degli Psicologi del Veneto col Numero 11348 Svolgo la libera professione come Psicologo Psicoterapeuta e Ipnoterapeuta a Thiene Vicenza. Sono specializzata in Psicoterapia Psicodinamica e Ipnoterapia. Da oltre 29 anni metto le mie competenze al servizio delle persone che seguo, sostenendole nel loro percorso di vita e di crescita personale come Psicologo a Thiene, ma anche Psicoterapeuta, Ipnoterapeuta e Operatore di Training Autogeno. Fornisco Consulenza Psicologica e Psicoterapia per ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi delle relazioni, bassa autostima, crisi di coppia. Ricevo nel mio Studio di Psicologia e Psicoterapia a Thiene Vicenza, Galleria Garibaldi, 35. Come Psicologo Psicoterapeuta lavoro con le persone, per aiutarle a prendere maggiore consapevolezza delle proprie percezioni e modificare la propria prospettiva quando serve. Le aiuto a gestire l’ansia, le emozioni e quindi i comportamenti disfunzionali, che portano a sofferenza. Ognuno di noi va bene così com'è. Tuttavia certe volte, possiamo decidere di cambiare l'approccio che abbiamo alla vita, per sentirci più felici e stare meglio. In quanto Psicologo Psicoterapeuta aiuto le persone a trovare le più adeguate alternative al proprio sentire e agire per potersi sentire più libere, veramente libere di scegliere.

  • Troppo tardi ci rendiamo conto che quello che conta nella vita prima di tutto è il nostro benessere, iio ne ho preso coscienza intorno ai 40 anni e da qualunque fonte utile ho bevuto per placare la mia sete di capire e capirmi e…non ho ancora finito. Questo articolo mi è stato utile per tenere a mente che La costruzione di una relazione sana nn poggia le basi sui ricatti morali. Grazie

    • Grazie Antonella,
      certamente continuare a lavorare sulla consapevolezza di sé stessi è una cosa molto importante, sia per il nostro benessere, che per l’equilibrio delle nostre relazioni.
      Un saluto.
      Anna Maria Pisanello

  • Reputo veritiero e attendibile quanto detto.se le persone partissero dal rispetto per il prossimo e di se stessi. .sarebbe un mondo migliore ciao gabriella

  • Mi trovo in questa situazione dopo aver subito per anni ogni tipo di maltrattamenti, denigrazione, maltrattamenti economici .fisici e morali, stanca ho finalmente trovato la forza di reagire, gli ho fatto capire che vorrei porre fine a questo matrimonio, lui cosa fa da carnefice diventa una pecora e minaccia di togliersi la vita se lo lascio … non so come uscirne fuori ????anche perché ho mia figlia contro , perché nonostante Sa il comportamento del padre negli anni passati adesso mossa a pietà di lui visto che ha 58 anni mi ricatta se lo lasci adesso ti cancello come madre , dovevi farlo prima adesso tempo scaduto …. sono in un vicolo cieco piango e sto male non lo amo piu … aiutatemi qualche consiglio su come comportarmi!?!

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