La Gelosia Retroattiva o Sindrome di Rebecca
La Gelosia Retroattiva detta anche Sindrome di Rebecca, è una gelosia irrazionale e incontrollabile, rispetto alla vita sentimentale passata del proprio partner.
Prende il nome dal celebre film “Rebecca la prima moglie”, di Alfred Hitchcock ispirato a sua volta dall’omonimo romanzo di Daphne du Maurier.
Si tratta di un vissuto emotivo molto particolare, in cui la gelosia immotivata e ingiustificata, può giungere sino al vero Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Prima di tutto, prevale un alto livello di ansia associata al dubbio e alla paura di essere traditi.
3 Fattori principali che determinano la Gelosia Retroattiva
Il passato affettivo e soprattutto sessuale del partner diviene fonte di atroci dubbi ossessivi e di forte ansia. Tanto che può arrivare a compromettere la relazione di coppia attuale.
La gelosia retroattiva riguarda il passato del partner, le sue precedenti relazioni sentimentali e sessuali, e si manifesta con un pensiero costante e ossessivo.
I fattori che possono determinare una Gelosia Retroattiva sono numerosi.
Tra quelli più importanti troviamo:
Scarsa autostima
Questo pare essere il fattore principale, perché chi soffre di una bassa autostima, quasi sempre ha una mancanza di fiducia nelle proprie capacità. Tende a vedere gli altri come pieni di qualità e a vivere in modo inadeguato se stesso. Perciò, tenderà più facilmente a sviluppare gelosie ingiustificate.
Uno stato di ansia generalizzata
Alla scarsa autostima, di solito, si può associarsi anche un continuo stato di agitazione e di ansia nella vita, come in ambito sociale, scolastico o lavorativo. Questa stessa ansia confluisce in maniera automatica, anche nella relazione di coppia. Quindi, soprattutto nei momenti in cui, è più difficile gestire l’ansia, la gelosia trova terreno fertile per aumentare a dismisura, sino a diventare una vera e propria ossessione. L’ansia, non fa altro che allontanare nella relazione di coppia.
Anche i traumi subiti nel passato, predispongono alla gelosia retroattiva. Infatti, una persona che, in passato, ha vissuto una storia d’amore complicata, dai risvolti particolarmente dolorosi, può conservare dentro di sé, ancora quella ferita. Spesso, ci si sente particolarmente vulnerabile all’interno della relazione e per questo, si è più propensi a cadere nella trappola della gelosia.
La Sindrome di Rebecca è una Patologia molto diffusa
Dalle statistiche fatte, pare affligga circa il 70% della popolazione, prevale nel sesso maschile.
Negli uomini l’ossessione riguarda in particolare l’attività sessuale precedente della partner e meno intenso l’aspetto sentimentale. Come per esempio: quante esperienze sessuali ha avuto, che aspetto avevano i partner, quali pratiche sessuali ha sperimentato e con quale soddisfazione, fino ad arrivare al disprezzo.
Nella gelosia retroattiva femminile invece sono particolarmente ossessionate per l’aspetto affettivo delle storie precedenti, che hanno potuto portare a progetti importanti come matrimonio o convivenza. Possono oltretutto sentirsi inferiori rispetto a una precedente partner, che vivono come più attraente o intelligente.
Cosa c’è alla base della gelosia retroattiva?
Come dicevamo prima, uno dei più importanti nuclei della Gelosia Retroattiva è la bassa autostima che da luogo a un profondo senso d’inadeguatezza e di insicurezza.
La gelosia è un sentimento comune e tutti la sperimentiamo di tanto in tanto. E’ un’emozione naturale e non è negativa se contenuta entro certi limiti.
Nella Sindrome di Rebecca, però i giusti limiti sono superati e questa emozione degenera e diventa negativa, causando grande sofferenza.
E’ una problematica angosciante, dannosa e molto limitante.
Deriva dalla percezione errata e irrazionale di se stessi, in cui ci si sente “Persone di poco valore” e “poco amabili”.
Quali sono le cause della gelosia retroattiva?
Alla base di questo problema c’è una scarsa sicurezza in se stessi e una bassa autostima. Interiormente e profondamente ci si sente persone di scarso valore, indegne e immeritevoli di ricevere amore.
A questo si associa un perenne senso di inadeguatezza e inferiorità rispetto agli altri.
Questi vissuti si accentuano maggiormente nei periodi di stress, in cui ritornano a galla i fantasmi del passato.
Così il livello della propria autostima diviene talmente basso che le attenzioni del partner non sono mai sufficienti a consolidarla adeguatamente.
I tratti distintivi della Gelosia Retroattiva
Chi soffre di questo problema non prova un sentimento di gelosia comune, che si trova alla base di ogni relazione di coppia. Si tratta, piuttosto, di una forma di gelosia patologica di tipo ossessivo, in cui prevale la paura della perdita e dell’abbandono.
Ecco alcuni tratti che la caratterizzano:
- Paura della perdita e dell’abbandono
- Paura della solitudine
- Insicurezza
- Bassa autostima
- Scarsa fiducia in se stessi
- Sensi di inadeguatezza
- Difficoltà a esprimere i propri bisogni e le proprie emozioni
Come vincere la Gelosia Retroattiva
Porre rimedio alla Gelosia Retroattiva è possibile, ma non è semplice.
La Gelosia Retroattiva nasce dalla bassa autostima e da vissuti profondi di paura dell’abbandono.
L’unica soluzione sta nell’iniziare a lavorare sugli schemi mentali che inducono alla gelosia, partendo da un recupero della propria sicurezza.
Il più delle volte, la scarsa autostima induce a innalzare troppo gli altri, portandoci a credere che siano migliori e più capaci di noi.
Il peggio sta nel fatto che ci ritroviamo poi a essere convinti di questo.
La gelosia retroattiva può essere vinta attraverso un lavoro che mira alla comprensione e gestione delle dinamiche profonde di base.
Il punto di partenza può essere un percorso di Psicoterapia individuale che aiuta a comprendere certi pensieri di fondo. Insieme a un buon lavoro sull’autostima che può giovare anche rispetto al viversi all’interno della coppia.
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Dott.ssa Anna Maria Pisanello Psicologa Psicoterapeuta Thiene Vicenza
Bibliografia
Blèvis, Gelosia. La malattia del desiderio, Castelvecchi, 2008
Carotenuto, Trattato di psicologia della personalità, Raffele Cortina Editore, 1991
Fonzi, Manuale di psicologia dello sviluppo, 2006
Freud, Ossessione, paranoia, perversione. Raccolta di scritti, Bollate Boringhieri, 2016
Giusti e M. Frandina, Terapia della gelosia e dell’invidia, trattamenti psicologici integrati, Sovera Editore, 2007
Mancini e C. Perdighe, Elementi di psicoterapia cognitiva, Giovanni Fioriti Editore, 2008
Nizzolino, Gelosia retroattiva maschile. Conviverci, accettarla, combatterla, Edizioni Psiconline, 2012
Plutchik, Psicologia e biologia delle emozioni, Bollate Boringhieri, 1995
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Ottimo articolo.
Complimenti , ho trovato l’articolo illuminante . ben fatto, come ogni articolo pubblicato. Non è banale, scontato ma semplice e soprattutto tocca proprio il focus della questione e cioè il costrutto mentale ed emotivo che abbiamo di noi e che chiamiamo autostima. Grazie e continuerò a seguirti con interesse.