
Disturbo Ossessivo Compulsivo- Cos’è e come riconoscerlo
Come capire se sei un Ossessivo Compulsivo? 6 elementi importanti
Le caratteristiche fondamentali del Disturbo Ossessivo Compulsivo sono i pensieri ossessivi e i rituali, ossia le compulsioni, che vengono ripetuti allo stremo e in modo incontrollato.
Con la nuova classificazione del DSM 5 è stato spostato in un nuovo capitolo, precedentemente inserito tra i disturbi d’ansia (DSM-IV-TR).
Le statistiche ci dicono che è un disturbo frequente e che un alto numero di persone soffre di Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Tuttavia alcuni tratti caratteriali del Disturbo Ossessivo Compulsivo appartengono a ognuno di noi, ma questo non significa che ne siamo affetti.
Come fare allora a capire se soffriamo di Disturbo Ossessivo Compulsivo o abbiamo solo dei normalissimi tratti caratteriali, che ci contraddistinguono?
Disturbo Ossessivo Compulsivo- 6 elementi che lo caratterizzano
Ecco di seguito 6 elementi che ci possono far capire se siamo ammalati di Ossessione Compulsione o se si tratta solo di tratti del nostro carattere.
1. Lavarsi le mani più e più volte
Se hai bisogno di lavarti le mani molto spesso durante la giornata… Non vuol dire, sempre, che sei un Ossessivo Compulsivo!
Quello che contraddistingue una Ossessione – Compulsione, è la sofferenza che avvertiamo, perché l’azione è fuori dal nostro controllo.
Infatti, si tratta di una spinta irresistibile a lavarsi le mani ripetutamente, anche se ci si rende conto che è un comportamento insensato. A questo può associarsi la paura dei germi o la paura di poter contrarre delle malattie.
2. Il Controllo
Tutti possiamo avere il bisogno di assicurarci che il gas sia chiuso prima di uscire da casa. A volte possiamo sentire la necessità di verificare la correttezza delle nostre azioni un paio di volte.
Tuttavia, nel Disturbo Ossessivo Compulsivo questo controllo diventa esagerato sino ad arrivare a compromettere il normale svolgersi della nostra vita.
Il tutto parte dal pensiero che impedisce la scorrevolezza degli eventi e ci tiene bloccati sul dover ripetere consecutivamente l’azione di controllare, altrimenti non abbiamo pace.
3. Rituali numerici 
Tipico del Disturbo Ossessivo Compulsivo è ripetere calcoli matematici, tenere a mente numeri di targa, contare i bocconi di cibo deglutiti e così via.
Il significato attribuito a questi rituali è spesso scaramantico, diretto a evitare disgrazie o a propiziare eventi futuri.
4. Dubbio patologico
Anche il dubbio patologico è un altro elemento che caratterizza il Disturbo Ossessivo Compulsivo e rende la vita impossibile. Si è preda della paura di commettere azioni aggressive a cui si associa il terrore di poter perdere il controllo: come uccidere, ferire, strangolare, mutilare, violentare.
Chi è preda di questo tipo di ossessioni evita di tenere oggetti ritenuti pericolosi, come armi o coltelli. In genere si compiono estenuanti rituali molto complessi, per proteggersi dal dubbio.
5. Accumulo di oggetti o collezionismo
A tutti può far piacere conservare qualche oggetto che si collega con vecchi ricordi, o avere come hobby il collezionismo di particolari oggetti, come cartoline o francobolli e altro…
Nel Disturbo Ossessivo Compulsivo, però, lo spazio occupato dalle “collezioni” può raggiungere limiti inimmaginabili. Può arrivare a occupare la maggior parte dello spazio dentro casa.
L’impulso all’accumulo è irrefrenabile.
Viene conservato di tutto, anche cose avariabili, perché potrebbero servire.
6. Ordine e simmetria
Non dobbiamo scambiare la normale e sana tendenza all’ordine e alla pianificazione, che fa parte di una modalità di pensiero organizzato, con l’intolleranza al disordine o all’asimmetria che rientra nel Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Infatti, nel Disturbo Ossessivo Compulsivo si tratta proprio di una forma di stridente esagerazione.
Quadri, abiti, libri, fogli, penne, bicchieri e quant’altro, devono essere allineati e simmetrici, perfettamente ordinati seguendo una precisa logica, come per esempio il colore o la dimensione. E’ vissuta una lotta interna costante, che porta a un enorme spreco di tempo. A volte vengono impiegate anche molte ore per mettere a posto e ordinare oggetti che sono percepiti come asimmetrici e disordinati.
Le Ossessioni di ordine e simmetria possono riguardare anche il proprio corpo, come pettinarsi o vestirsi.
In conclusione
Possiamo parlare di Disturbo Ossessivo Compulsivo, soltanto se i pensieri ossessivi e i rituali ossessivi comportano una marcata sofferenza e compromettono il normale funzionamento quotidiano sia nella vita sociale, che lavorativa.
Un Disturbo Ossessivo Compulsivo si basa su due caratteristiche centrali:
• Le ossessioni sono ripetitive, frequenti e persistenti.
• Prevale la sensazione che tutto questo sia imposto e fuori dal proprio controllo.
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Veramente un articolo interessante, mi ha aperto gli occhi su comportamenti di una cara amica che non riuscivo a comprendere. Grazie