Autostima e Gestione Emozionale nel mondo aziendale- Quello che ogni grande manager deve sapere

Autostima e gestione emozionale nel mondo aziendale

Autostima e Gestione Emozionale nel mondo aziendale

Oggi è ormai risaputo che la valorizzazione personale, nel mondo  aziendale, riveste un ruolo molto importante. In tutte le organizzazioni, quando si migliora il benessere psicologico, non solo aumenta la produttività, ma anche l’intera azienda ne trae grande beneficio e opera più agevolmente.

Detto diversamente, meglio si vive la vita lavorativa e più si produce!

Essere un buon manager, richiede molto impegno, in parte per le alte aspettative e in altra per il bisogno di gestire le proprie responsabilità e quelle altrui.

In questo articolo ti espongo le caratteristiche emozionali che fanno funzionare la tua azienda e l’ importanza di mantenere un buon livello di autostima nei dipendenti, per renderli produttivi al massimo.

Continuando a leggere potrai renderti conto, quanto sia rilevante la componente emotiva e in particolare la gestione delle emozioni, per consentire un intervento immediato sul conflitto. 

Indipendentemente dal tipo di azienda o dal livello aziendale, mantenere un’armonia emozionale è di fondamentale importanza, sia per le condotte dell’individuo, che del gruppo.  Infatti, questo si ripercuote inevitabilmente sull’andamento dell’organizzazione stessa. In tale prospettiva, una  buona azienda deve puntare molto sulla soddisfazione di ogni lavoratore, facendo sentire ogni singolo parte del tutto.

Varie ricerche sono state condotte sul rapporto fra emozioni e produttività aziendale.

Nel 1993 Van Maneen e Kunda coniano il concetto di cultura organizzativa che, non solo prescrive quello che gli individui devono volere, temere e aspettarsi dagli altri, ma definisce anche ciò che è importante sentire per poter far parte di un’organizzazione.

La cultura organizzativa agisce in maniera sottile, come un potente mezzo di controllo, perché è qualcosa di velato e non consapevolmente imposto. Tuttavia è potente perché influisce, come forma di controllo, a livello profondo.

L’organizzazione aziendale cerca in qualche modo di attuare sui lavoratori, quello che viene definito “Emotional Control”, per regolare le emozioni e far si che i lavoratori provino emozioni congruenti perché l’organizzazione possa funzionare bene.

Insieme a questo processo di gestione delle emozioni, attuato dall’organizzazione, ce n’è un altro, messo in atto dall’individuo stesso, nel tentativo, a volte gravoso, di provare le emozioni richieste dal suo ruolo, nell’interesse dell’azienda.

Come molti studi scientifici confermano, tale processo spesso induce forte stress a causa della percezione di mancata autenticità dei propri sentimenti e comportamenti.

Per questo la propria autostima subisce un calo vertiginoso.

Ciò accade quando le emozioni espresse, sono consonanti con le richieste organizzative, ma ego distoniche, ossia dissonanti con l’immagine di se stessi e il proprio modo di essere.

Da questo ne deriva una forte ansia, che crea disarmonia con i bisogni dell’Io e specificatamente incoerenza con l’immagine e la percezione di sé stessi.

Lo stress aumenta a dismisura, quando si tende ad attribuire alle emozioni  un ruolo secondario nella vita aziendale o addirittura,  si bandiscono perché sono ritenute “Pericolose”.

Per fortuna questa tendenza va sempre più a diminuire e sono molto in aumento le organizzazioni che cercano di valorizzare adeguatamente la dimensione emozionale nella quotidianità.

Oggi, un manager eccellente deve acquisire anche competenze nel mantenere buono il livello di autostima dei collaboratori. Non basta più, conoscere soltanto le tecniche di gestione dei processi produttivi.

È ormai cosa risaputa che il benessere psicologico nelle aziende, aumenta sia la produttività che le potenzialità di miglioramento dell’azienda stessa.

Quando la dimensione emozionale è di tipo conflittuale, anche l’autostima subisce un declino.

Ecco perché è necessario mantenere un clima armonico che consenta di acquisire maggiore fiducia in sé stessi e garantire una buona soddisfazione personale, che porta a un andamento ottimale dell’azienda.

Migliora le  prestazioni e la produttività, mantiene alta l’efficienza.

5 regole d’oro per essere un bravo manager 

1. Mantieni alta l’autostima dei collaboratori. I più recenti studi scientifici dimostrano come l’incoraggiamento sia fondamentale nella gestione aziendale, per potenziare l’autostima dei dipendenti e favorire l’impegno, la costanza e la determinazione. E’ molto utile soprattutto per mantenere alta la motivazione e fornire un’immagine precisa  del successo che potrebbero conquistare. Un bravo manager è in grado di stimolare l’autostima dei collaboratori anche ponendo una chiara e realistica visuale dei possibili successi futuri, procedendo con costanza e impegno. 

Che cosa spinge una persona a rimanere nella tua azienda?  A produrre e tollerare anche le brutte giornate? Non è soltanto lo stipendio… Sono anche i valori! Per questo se gestisci un gruppo, devi mantenere un buon livello di autostima nei tuoi collaboratori, per farli sentire motivati e partecipi.

2. Stabilisci degli Obiettivi. Stimola all’azione, non fare soltanto giri di parole, ma incentiva a produrre. Ovviamente questo concetto vale per molti altri ambiti della vita, ma è fondamentale per il manager.

Poni degli obiettivi realistici e misurabili, che spingono a risultati soddisfacenti… Questo è estremamente importante. Mira in alto e stimola verso obiettivi dinamici. Per un manager è importante la crescita e l’ambizione.

3. Sii chiaro e Assertivo. Esprimi in modo coerente le richieste e fai in modo che i tuoi collaboratori sappiano cosa ti aspetti da loro. Esprimere in modo chiaro e assertivo le richieste e gli obiettivi, aumenta la concentrazione nel lavoro e rende più responsabili. Fai dei piani di azione e delinea dettagliatamente le scadenze, le aspettative e cosa accadrà una volta raggiunti i risultati.

4. Invia dei feedback costanti. Aggiornare rapidamente, ma costantemente su come si sta procedendo, è molto importante. Questo migliora il rendimento e incoraggia il miglioramento.

5. Poni degli standard più elevati. Parti da te stesso, prima di richiederli agli altri. Riconosci i tuoi errori, prima di evidenziare quelli degli altri. Questo atteggiamento ti da potere e i tuoi dipendenti si impegneranno di più nel rispettare le regole imposte e ti guarderanno con ammirazione.

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Dott.ssa Anna Maria Pisanello

Dott.ssa Anna Maria Pisanello Psicologo-Psicoterapeuta a indirizzo Psicodinamico e Ipnoterapeuta. Iscritta all'Ordine degli Psicologi del Veneto col Numero 11348 Svolgo la libera professione come Psicologo Psicoterapeuta e Ipnoterapeuta a Thiene Vicenza. Sono specializzata in Psicoterapia Psicodinamica e Ipnoterapia. Da oltre 29 anni metto le mie competenze al servizio delle persone che seguo, sostenendole nel loro percorso di vita e di crescita personale come Psicologo a Thiene, ma anche Psicoterapeuta, Ipnoterapeuta e Operatore di Training Autogeno. Fornisco Consulenza Psicologica e Psicoterapia per ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi delle relazioni, bassa autostima, crisi di coppia. Ricevo nel mio Studio di Psicologia e Psicoterapia a Thiene Vicenza, Galleria Garibaldi, 35. Come Psicologo Psicoterapeuta lavoro con le persone, per aiutarle a prendere maggiore consapevolezza delle proprie percezioni e modificare la propria prospettiva quando serve. Le aiuto a gestire l’ansia, le emozioni e quindi i comportamenti disfunzionali, che portano a sofferenza. Ognuno di noi va bene così com'è. Tuttavia certe volte, possiamo decidere di cambiare l'approccio che abbiamo alla vita, per sentirci più felici e stare meglio. In quanto Psicologo Psicoterapeuta aiuto le persone a trovare le più adeguate alternative al proprio sentire e agire per potersi sentire più libere, veramente libere di scegliere.

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