L’agorafobia è caratterizzata dall’ansia di potersi trovare in situazioni o luoghi, da cui potrebbe essere difficile o imbarazzante allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile un aiuto in caso di attacco di panico. Conduce a comportamenti di evitamento che possono limitare molto lo stile di vita delle persone che ne soffrono.
Al contrario di ciò che comunemente si crede, l’agorafobia non corrisponde soltanto alla paura degli spazi aperti, ma è una condizione molto più complessa. È un disturbo d’ansia che di solito si sviluppa come una complicazione degli attacchi di panico.
Dal punto di vista clinico chi ne soffre è assalito da una sensazione di forte angoscia quando si ritrova in situazioni poco familiari e teme di non poter ricevere aiuto.
Gli evitamenti riguardano tre generi di situazioni
1. Una di queste riguarda la solitudine, cioè il doversi allontamare da luoghi e persone familiari.
2. Poi potrebbe interessare il vissuto di sentirsi costretti fisicamente. Come per esempio: ascensore, treno, aereo, metropolitana o andare al cinema. Può altresì riguardare gli spazi aperti come: piazze o ponti.
3. Potrebbe peraltro riguardare situazioni che possono essere le più svariate, dall’essere in auto, all’andare in luoghi affollati, all’allontanarsi da casa da soli, al doversi recare in un posto sconosciuto.
La prevalenza dell’Agorafobia associata al Disturbo di Panico nella popolazione generale oscilla fra l’1,5% e il 3,5%, con una frequenza di diagnosi doppia nelle donne rispetto agli uomini.
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Cos’è l’agorafobia?
L’agorafobia è un disturbo d’ansia che comporta una paura estrema e irrazionale di non essere in grado di sfuggire a una situazione difficile o imbarazzante in caso di sviluppo di sintomi simili al panico o altri sintomi invalidanti.
L’agorafobia è l’aspetto peggiore dell’attacco di panico. L’elemento comune induce le persone a evitare situazioni in cui potrebbero sentirsi in preda al panico, intrappolate, indifese o imbarazzate e quindi la paura di non riuscire a sottrarsi dalla situazione di panico.
Il più delle volte, l’agorafobia insorge secondariamente agli attacchi di panico, crisi d’ansia e disturbo post-traumatico da stress.
Il modello Cognitivo del Panico
Il modello Cognitivo del Panico (Clark, 1986; Salkovskis et al., 1996, 1999; Wells, 1997), individua l’insorgenza di un attacco di Panico nello sviluppo di un determinato circolo vizioso di eventi. Secondo il modello gli attacchi di panico si verificano a causa dell’interpretazione catastrofica di sensazioni corporee o mentali in realtà innocue.
Più dettagliatamente avviene che uno stimolo interno o esterno viene percepito come minaccioso e crea uno stato di ansia accompagnato e seguito da determinate sensazioni somatiche e mentali che a loro volta vengono interpretate quale segno di una catastrofe imminente; a questo punto la persona si allarmerà ulteriormente acuendo lo stato d’ansia e il rilievo dato alle sensazioni temute procedendo nel circolo vizioso che culminerà nell’attacco di panico. Il modello ha ricevuto conferme cliniche e sperimentali da studi condotti in laboratorio.
L’agorafobia si sviluppa come complicazione del disturbo da attacco di panico
In genere, l’agorafobia si sviluppa come complicazione del disturbo da attacco di panico, un disturbo d’ansia che comprende momenti di intensa paura. Questa paura porta spesso a comportamenti di evitamento , in cui la persona inizia a stare lontana dai luoghi e dalle situazioni in cui teme che possa verificarsi il panico.
Poiché ritornare in luoghi, o rivivere situazioni, dove in passato si sono verificati gli attacchi di panico può scatenare nuovamente l’ansia, per questo le persone che soffrono di agorafobia tendono ad evitarli.
I luoghi più tipici in cui può aversi l’ agorafobia sono i mezzi di trasporto o i luoghi di ritrovo molto affollati. Il semplice trovarsi da soli in uno spazio molto vasto può provocare il panico.
Alla base di queste paure sussiste quasi sempre un disagio di inadeguatezza, sfiducia in se stessi e bassa autostima. Possono esserci anche sentimenti di dipendenza e bisogno di sentirsi protetti.
Sintomi dell’agorafobia
I sintomi dell’agorafobia possono includere:
– Avere paura di uscire da casa
– Avere paura degli spazi aperti, dei ponti o dei centri commerciali
– Paura degli spazi chiusi o degli edific
– Stato di angoscia a trovarsi in situazioni sociali da soli
– Paura di perdere il controllo in un luogo pubblico
– Paura dei luoghi in cui la fuga potrebbe essere difficile
Queste situazioni innescano quasi sempre una risposta di ansia sproporzionata rispetto al pericolo reale rappresentato dalla situazione.
Gli attacchi di panico precedono spesso l’inizio dell’agorafobia.
Se la persona è costretta a sopportare una situazione temuta, può sperimentare un attacco di panico che provoca sintomi tra cui:
– Dolore al petto
– Brividi
– Vertigini
– Sensazioni di soffocamento
– Sensazioni di irrealtà
– Nausea
– Intorpidimento
– Battito cardiaco accelerato
– Fiato corto
– Sudorazione
– Tremore
Cause di agorafobia
L’esatta eziologia di agorafobia non è ancora completamente nota. Tuttavia i centri specifici del cervello che si associano con la risposta di ansia pare che svolgano un ruolo significativo. Inoltre, i fattori genetici possono essere fortemente implicati.
Oltretutto l’agorafobia può manifestarsi in concomitanza ad un forte stress, come: un lutto, una separazione, un abuso.
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Agorafobia Trattamento
Come possiamo intervenire?
In genere chi soffre di agorafobia evita di parlare dei suoi problemi, sentendo un disagio interno nell’esporsi. Tutto questo è vissuto come umiliante e imbarazzante e spesso a causa di questa incapacità di esporsi e chiedere aiuto, ci si rivolge ai farmaci, tendendo, spesso ad abusare di ansiolitici.
Con questi tentativi di risoluzione, si rischia di peggiorare il problema, proprio perché gli ansiolitici non curano l’agorafobia, ma possono entrare, ancor peggio, a far parte del meccanismo agorafobico. E’ ovvio, che si vede nel farmaco la via di fuga, scatenando molte volte una forma di dipendenza e peggiorando ancora di più la situazione.
Per intervenire sull’agorafobia, è necessario riorganizzare il proprio pensiero e acquisire una maggiore fiducia in se stessi.
L’agorafobia essendo un Disturbo d’Ansia risponde in modo efficace alla psicoterapia.
La psicoterapia lavora principalmente con tecniche pratiche per insegnare al paziente come gestire i sintomi in relazione con l’ansia. Inoltre si lavora per migliorare il meccanismo di pensiero e il comportamento sociale.
La psicoterapia può essere praticata in associazione alle tecniche di rilassamento, quali training autogeno e ipnosi.
Questi trattamenti possono contribuire a gestire l’ansia correlata alla situazione che si ritiene agorafobica.
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–Dott.ssa Anna Maria Pisanello Psicologa Psicoterapeuta Thiene Vicenza
Bibliografia
Adamec, Ada P. Kahn, The Encyclopedia of Phobias, Fears, and Anxieties, Infobase Publishing, 2012, ISBN 978-1-4381-2098-0.
Aquilar, Del Castello E, Psicoterapia delle fobie e del panico, Milano, Franco Angeli, 1998, ISBN 978-88-464-0920-1.
Gabbard, Psichiatria psicodinamica, Milano, Raffaello Cortina Editore, 1995, ISBN 978-88-6030-088-1.
Highlights of Changes from DSM-IV-TR to DSM-5 (PDF). American Psychiatric Association
Neuroevolutionary Origins Of Human Emotions. W. W. Norton & Company. Tr. It. Archeologia della mente. Origini neuroevolutive delle emozioni umane. Milano, Cortina, 2014.
Panksepp, J., Biven, L. (2012). The Archeology of Mind. New York.
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